Storia
Nella nostra storia c’è scritta anche la tua
La nostra è una storia lunga più di un secolo, che si è inserita nei grandi cambiamenti che a fine '800, a seguito della Rivoluzione Industriale, hanno portato alla nascita del Credito Cooperativo.
1883 - 1895
Il seme della cooperazione
La Rivoluzione Industriale mette in crisi l’economia agricola: per aiutare i contadini ad accedere al credito, Leone Wollemborg promuove la nascita della prima Cassa Rurale italiana a Loreggia, in provincia di Padova, dando vita a una nuova forma di credito sul modello Raiffeisen sviluppato in Germania, fondato sul localismo e su motivazioni etiche di ispirazione cristiana.
1902
I primi germogli
A inizio '900 il modello cooperativo cresce e si rafforza in tutta Italia con la nascita di nuove Casse Rurali, che si dimostrano solide e capaci di resistere anche alla Prima guerra mondiale. Nei nostri territori, il 16 febbraio 1902 nasce la Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Castenaso, mentre il 25 marzo dello stesso anno viene firmato l'atto costitutivo della Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di San Benedetto del Querceto (divenuta, successivamente, "di Monterenzio"): sono le due capostipiti di quella che oggi è BCC Felsinea.
1909
La Federazione
Nasce la Federazione Italiana delle Casse Rurali, fondata da Leone Wollemborg con funzioni di supporto, rappresentanza e tutela delle banche associate.
1922 - 1945
Tentativi di sradicamento
Il fascismo cerca di sradicare il movimento cooperativo per assumerne il controllo. La Grande depressione del '29 e la Seconda guerra mondiale lo indeboliscono ulteriormente.
1932
Il primo riconoscimento
Nella legge n. 656 del 6 giugno 1932 (Ordinamento delle Casse Rurali ed Agrarie) si parla per la prima volta di “società cooperative in nome collettivo aventi per principale oggetto l’esercizio del credito agrario”: si riconosce, così, la connotazione sostanzialmente mutualistica.
1937
Il Testo Unico delle Casse Rurali ed Artigiane
Un anno dopo la Legge Bancaria entra in vigore il Testo Unico delle Casse Rurali ed Artigiane (TUCRA), che dispone, fra le altre cose, il cambio di denominazione degli istituti di credito in Casse Rurali ed Artigiane. Il TUCRA non favorisce l'espansione numerica delle Casse Rurali, che risultano notevolmente diminuite passando da 3.540 nel 1922, anno in cui raggiunsero la loro massima numerosità, a 804 nel 1947.
1950 - 1960
Sviluppo e consolidamento
La rinascita cooperativa attraversa la voglia di riscatto del dopoguerra fino all’entusiasmo del boom economico degli anni ’60. Nel 1950 viene anche ricostituita la Federazione Italiana delle Casse Rurali ed Artigiane che, a partire dagli anni Sessanta, intraprende l'attività di rilancio del movimento e dell'operatività delle banche affiliate.
1971
La Federazione regionale
Nasce quella che oggi è la Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell'Emilia-Romagna, che costituisce l'organismo associativo delle BCC della Regione a cui fornisce rappresentanza, assistenza, consulenza e formazione.
1993
Il Testo Unico Bancario
Il nuovo Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (TUB) cancella i precedenti limiti di governance e operatività consentendo di avere tra i propri Soci non più solo agricoltori e artigiani, e di offrire tutti i servizi e i prodotti finanziari al pari delle altre banche, oltre che di ampliare la propria zona di competenza. Nel riordino generale delle forme giuridiche che le banche italiane possono assumere, le Casse Rurali cambiano denominazione in Banche di Credito Cooperativo.
1993 - 2015
La crescita
Il Credito Cooperativo si conferma un modello solido e affidabile, crescendo nei volumi, nel numero degli sportelli e aumentando le quote di mercato.
2016
La Riforma del Credito Cooperativo
La Riforma del Credito Cooperativo genera un cambiamento radicale nel modello cooperativo italiano e porta alla nascita dei Gruppi Bancari Cooperativi, fra cui il nostro Gruppo Cassa Centrale. L’obiettivo della Riforma è ottenere un sistema più coeso ed efficiente, pur nell’autonomia delle singole banche.
2017
La nascita di BCC Felsinea
L'1 aprile 2017 BCC Castenaso e BCC Monterenzio si fondono dando vita a BCC Felsinea: una realtà solida, forte di un grande radicamento territoriale.
2018
BCC Felsinea si espande
L'1 ottobre 2018 BCC Felsinea accoglie nella sua compagine BCC Alto Reno, nata nel 1972 a seguito della fusione di quattro Banche di Credito Cooperativo operanti nel territorio dell'Appennino tosco-emiliano sin dal 1899. La nostra banca diviene, così, sempre più espressione del territorio e punto di riferimento per le comunità locali.
2019
L'ingresso nel Gruppo Cassa Centrale
Nasce il Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale con la volontà di continuare a valorizzare il territorio attraverso un’offerta attenta alle persone, secondo logiche di mutualità, condivisione e autonomia. L'1 gennaio 2019 BCC Felsinea entra a farne parte.