BCC Alto Reno compie 50 anni
Nel 1972, dalla fusione di quattro Casse Rurali operanti nell’Alta Valle del Reno da fine ‘800, nacque BCC Alto Reno: una realtà solida e fortemente radicata nell’Alto Appennino che, unendosi nel 2018 a BCC Felsinea, ha consentito alla banca di ampliare il suo raggio d’azione e di diventare un punto di riferimento anche per le comunità montane.
COMUNICATO STAMPA
Il 28 febbraio 1972 un atto ufficiale del Governatore della Banca d’Italia dispose il nulla osta alla fusione di quattro Casse Rurali ed Artigiane operanti nel territorio dell’Alto Reno già da fine Ottocento. Si trattava delle Casse Rurali di Lizzano in Belvedere, di Porretta Terme (con sede a Castelluccio), di Capanne (con sede a Ponte della Venturina) e di Molino del Pallone. Cinquant’anni fa nacque così la Cassa Rurale ed Artigiana dell’Alto Reno, divenuta poi BCC Alto Reno: una delle tre anime di BCC Felsinea, da cui è stata assorbita l’1 ottobre 2018.
Sabato 26 novembre BCC Felsinea ha voluto celebrare i 50 anni di BCC Alto Reno con una cerimonia presso la chiesa di Lizzano in Belvedere, a cui hanno preso parte i vertici della banca, numerosi soci e dipendenti, e le principali istituzioni locali.
“Nell’anno in cui ricorrono i 120 anni di BCC Felsinea, abbiamo voluto dare valore a tutte le sue radici celebrando dapprima le due capostipiti BCC Castenaso e BCC Monterenzio, rispettivamente il 16 febbraio e il 25 marzo in occasione degli anniversari della loro fondazione, e oggi anche la nascita di BCC Alto Reno” sottolinea il Presidente di BCC Felsinea Andrea Rizzoli, che aggiunge: “L’ingresso di BCC Alto Reno nella nostra compagine è stato strategico perché ci ha consentito di ampliare il nostro raggio d’azione e di diventare un punto di riferimento anche per le comunità dell’Alto Appennino bolognese e modenese, dove siamo presenti con 7 delle nostre 22 filiali.”
“Nel 1972, le quattro Casse Rurali dei nostri territori si unirono per fondare, proprio qui a Lizzano in Belvedere, la Cassa Rurale ed Artigiana dell’Alto Reno. Una banca conosciuta dalle nostre comunità come “banca a km zero” per via del suo forte radicamento nei paesi e nei piccoli borghi delle nostre montagne, dove non solo ha sostenuto lo sviluppo del tessuto economico locale, ma ha svolto anche un’importantissima funzione sociale favorendo la crescita e il benessere delle nostre comunità montane” dichiara Sergio Polmonari, Sindaco di Lizzano in Belvedere, presente alla cerimonia.