BCC Felsinea diventa impresa storica d’Italia
Si è tenuta questa mattina, presso la Camera di Commercio di Bologna, la cerimonia di consegna dell’attestato di iscrizione al Registro Nazionale delle Imprese Storiche. Interessate 19 imprese ultra centenarie di Bologna e provincia, fra cui BCC Felsinea.
COMUNICATO STAMPA
Da questa mattina BCC Felsinea è iscritta al Registro Nazionale delle Imprese Storiche e può insignirsi del marchio “Impresa storica d’Italia”. Il riconoscimento è stato ottenuto grazie alla sua storia lunga più di un secolo: BCC Felsinea è nata nel 1902 e vanta oltre 120 anni di presenza sul territorio della pianura e dell’Appennino bolognese e modenese. Una presenza che più di recente si è allargata anche alla città di Bologna con l’apertura di una nuova filiale sotto le Due Torri.
“Dal 1902 ad oggi la nostra banca ha superato indenne guerre e crisi economiche e sociali, continuando a crescere e prosperare, ma sempre nel rispetto dei suoi valori fondanti: cooperazione, solidarietà, relazione, profondo legame con il territorio. Fin dalle sue origini, BCC Felsinea ha lavorato per le persone e per il bene comune, reinvestendo gli utili a favore della comunità secondo un modello di circolarità che crea ricchezza e sviluppo condivisi all’interno di un percorso sostenibile. Un modo differente di fare banca proprio del Credito Cooperativo che oggi è più attuale che mai” ha dichiarato Andrea Rizzoli, Presidente di BCC Felsinea.
La cerimonia di questa mattina, che ha visto la consegna dell’attestato anche ad altre 18 imprese ultra centenarie di Bologna e provincia, è stata presieduta dal Presidente della Camera di Commercio di Bologna, Valerio Veronesi.
Il Registro Nazionale delle Imprese Storiche è stato istituito nel 2011 da Unioncamere in collaborazione con le Camere di Commercio e con il coordinamento scientifico del Centro per la cultura d’impresa, in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Lo scopo del Registro è premiare le imprese storiche che hanno saputo trasmettere alle generazioni successive il loro inestimabile patrimonio di competenze e conoscenze, nonché i valori fondanti del “fare impresa”.