23 febbraio 2024
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Gruppo Cassa Centrale: i risultati dell’esercizio 2023

Patrimonializzazione e solidità si confermano ai massimi livelli del settore bancario italiano.
Cresce l’utile netto di Gruppo attestandosi a 871 milioni di euro (+55%).
Importanti investimenti in tecnologia ed evoluzione del modello di servizio per essere ancora più vicini a soci e clienti.

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Price Sensitive

  • Posizione patrimoniale ai vertici del sistema bancario con un CET1 Ratio del 24,6%
  • Utile netto consolidato pari a 871 milioni di euro (562 milioni nel 2022)
  • Raccolta complessiva in crescita dell’8,9%, a oltre 110 miliardi di euro
  • Nuove erogazioni di credito per oltre 8 miliardi, per una esposizione creditizia lorda verso la clientela di oltre 50 miliardi di euro
  • Attenzione costante alla qualità degli attivi: NPL Ratio netto pari allo 0,7% e Coverage Ratio pari all’85%
  • Ampie riserve di liquidità: LCR pari al 275% e NSFR pari al 168%
  • Cost/income ratio in forte miglioramento e pari al 52% (-7 punti percentuali rispetto al dato di fine 2022)

Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Centrale Banca ha esaminato i risultati consolidati del Gruppo al 31 dicembre 2023.


“Gli ottimi risultati raggiunti dal Gruppo Cassa Centrale, a 5 anni dalla sua costituzione – afferma con soddisfazione il Presidente Giorgio Fracalossi – testimoniano l’attualità di un modello di servizio fondato sulla relazione con i soci, i clienti e le comunità di riferimento delle 66 BCC - CR - Raika che fanno parte del Gruppo: sono le 1.480 filiali delle banche socie il fattore critico di successo del nostro percorso di sviluppo, sempre coerente con i valori cooperativi che ci contraddistinguono”.


“Non posso nascondere la mia soddisfazione – afferma Sandro Bolognesi, Amministratore Delegato di Cassa Centrale Banca – nel confermare un significativo trend di crescita con risultati economici ulteriormente migliorativi rispetto allo scorso anno, pur in un contesto di grande instabilità economica. L’utile netto di Gruppo è pari a 871 milioni di euro, e con un CET1 Ratio al 24,6% confermiamo una posizione patrimoniale ai vertici del sistema bancario. In coerenza con l’evoluzione strategica che stiamo dando al Gruppo, procede inoltre a ritmi serrati l’obiettivo di affiancare al presidio territoriale (nell’ultimo biennio abbiamo aperto 50 nuove filiali a dimostrazione della concreta vicinanza alle nostre comunità) lo sviluppo dei canali digitali con focus sulle nuove tecnologie, al fine di soddisfare le esigenze di soci e clienti in una logica di servizio omnichannel. Vogliamo insomma coniugare concretamente i valori che rendono uniche le nostre BCC con le sfide della banca di domani”.


Conto economico consolidato
Il margine di interesse per l’anno 2023 è pari a 2,4 miliardi di euro, in crescita del 30% rispetto a dicembre 2022. In un contesto caratterizzato da consistenti rialzi dei tassi di interesse da parte delle Banche Centrali mondiali, il margine netto dell'attività creditizia si è attestato a 1,9 miliardi di euro, mentre il contributo del portafoglio finanziario è stato solo marginalmente superiore a quello del 2022, attestandosi a 845 milioni.

Le commissioni nette del 2023 hanno proseguito il trend di espansione in atto sin dalla creazione del Gruppo e sono cresciute di oltre il 5% rispetto al 2022 portandosi a 795 milioni di euro. Il dato conferma la crescente capacità del Gruppo di diversificare i propri ricavi primari, offrendo a soci e clienti un numero sempre maggiore di prodotti e servizi, in grado di soddisfare lo spettro delle esigenze finanziarie, assicurative e del sistema dei pagamenti. Il contributo più significativo è derivato principalmente dalla crescita delle commissioni del wealth management e della bancassicurazione.

Nel corso del 2023, il margine di intermediazione ha quindi raggiunto i 2,8 miliardi di euro, in crescita del 13% rispetto ai risultati conseguiti nel 2022, migliorando gli sfidanti obiettivi reddituali che il Gruppo si è dato con il Piano Strategico 2023-2026.

I costi operativi ammontano a 1,7 miliardi di euro, in aumento del 9,5% rispetto al 2022 come conseguenza dei consistenti investimenti in IT e del trend inflazionistico che ha caratterizzato soprattutto la prima parte del 2023.

Il Cost income ratio [1] del Gruppo (al netto delle poste straordinarie e non ricorrenti) è pari al 52%, in forte miglioramento rispetto all'esercizio 2022 quando era stato del 59%.

Gli accantonamenti netti su crediti ammontano a 80 milioni di euro evidenziando un costo del rischio contenuto, conseguenza della prudente politica di accantonamenti adottata dal Gruppo nell’ultimo triennio e di una gestione del credito attenta ai bisogni dei soci e clienti operanti nei territori di riferimento delle BCC-CR-Raika che costituiscono il Gruppo Cooperativo Cassa Centrale.

L'utile ante imposte nel 2023 si è attestato a 1,027 miliardi di euro, rispetto a un risultato di 657 milioni nel 2022.

L'utile netto di Gruppo è pari a 871 milioni di euro (562 milioni nel 2022).

 

Stato patrimoniale consolidato
In un anno caratterizzato dal raffreddamento della domanda di credito, i crediti performing lordi sono aumentati di 130 milioni di euro, chiudendo a 48,2 miliardi, e le nuove erogazioni a soci e clienti sono state pari ad oltre 8 miliardi, distribuite in modo omogeneo nei territori di operatività delle BCC-CR-Raika appartenenti al Gruppo. Il dato conferma l’importanza del credito cooperativo nel dare sostegno alle necessità finanziarie di famiglie e PMI nei territori di insediamento del Gruppo.

I crediti deteriorati lordi si sono ulteriormente ridotti di 345 milioni di euro, a 2,1 miliardi, con sofferenze pari a 600 milioni di euro, inadempienze probabili pari a 1,5 miliardi e posizioni scadute pari a 60 milioni.

L'effetto combinato della crescita dei crediti performing e della costante riduzione del credito deteriorato consente di migliorare progressivamente l’NPL Ratio lordo, che scende al 4,2% (4,8% nel 2022) e, insieme alla prudente politica di copertura, determinano un NPL Ratio netto pari allo 0,7% (0,9% nel 2022), che colloca il Gruppo ai vertici del sistema bancario nazionale. Il rapporto di copertura dei crediti deteriorati, già ai massimi livelli del settore bancario italiano ed europeo, migliora ulteriormente portandosi all'85%, rispetto all'82% di dicembre 2022.

La raccolta diretta [2] è aumentata dell'1,5% rispetto al 2022, raggiungendo 67 miliardi di euro. La raccolta indiretta ha beneficiato dell'andamento positivo dei mercati nel corso del 2023, che ha sostenuto i prodotti di asset management, e del forte incremento dei rendimenti dei titoli governativi, che ha spinto l’interesse dei risparmiatori verso la raccolta amministrata. Complessivamente la raccolta indiretta a fine dicembre 2023 ha raggiunto i 44 miliardi di euro, con un incremento del 23% rispetto a dicembre 2022.

La raccolta complessiva a dicembre 2023 è quindi cresciuta a 111 miliardi di euro (+8,9% sul dicembre 2022), un dato che conferma la fiducia che i clienti risparmiatori ripongono nelle BCC-CR-Raika che fanno parte del Gruppo.

Le attività finanziarie ammontano a 35,6 miliardi di euro, di cui 34,5 miliardi in titoli emessi da governi ed altri enti sovranazionali, principalmente rappresentati da titoli di Stato italiani.

 

Coefficienti patrimoniali ed indicatori di liquidità
Di seguito i ratio patrimoniali al 31 dicembre 2023:

  • Common Equity Tier 1 Ratio (CET1) Phase-in pari al 24,6% (22,8% al 31 dicembre 2022)
  • Total Capital Ratio (TCR) Phase-in pari al 24,6% (22,8% al 31 dicembre 2022)

Il patrimonio netto consolidato del Gruppo, che include il risultato di periodo, si attesta a 8,2 miliardi di euro (in crescita rispetto ai 7,2 miliardi di fine 2022).

A dicembre 2023, il LCR ("Liquidity Coverage Ratio") è pari al 275% (248% a dicembre '22) e il NSFR ("Net Stable Funding Ratio") al 168% (151% a fine 2022). Entrambi gli indicatori rimangono ben al di sopra dei requisiti normativi, a denotare una situazione di abbondante liquidità che caratterizza il Gruppo fin dalla sua costituzione.

 

[1] Il Cost income ratio è calcolato sulla base del conto economico riclassificato come rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione al netto di voci straordinarie

[2] Include i debiti verso i clienti e i titoli in circolazione

 

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